Questo sito utilizza cookies tecnici (necessari) e analitici.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookies.

Sueños y memoria – in mostra le opere dell’artista Giampaolo Atzeni

SAVE_20240930_081044

Dopo il successo della mostra che si è svolta lo scorso anno al Castillo de San Felipe, Giampaolo Atzeni porta le sue opere nella prestigiosa sede dell’ Instituto de Estudios Hispánicos de Canarias di Puerto de la Cruz, dove l’artista trascorre ormai da cinque anni la maggior parte del suo tempo. Tele, lavori su carta e due sculture con tecniche miste e una predilezione per gli acrilici, che rappresentano un ponte ideale tra l’arte contemporanea italiana e quella delle isole Canarie.

Con il patrocinio, tra gli altri, del Vice Consolato d’Italia alle Canarie l’inaugirazione della mostra si terra’ venerdi 4 ottobre alle ore 19:00 e proseguira’ fino al 28 ottobre.

Una testimonianza diretta della sua coerente e consolidata carriera, ma anche del suo profondo affetto per l’isola di Tenerife e per Puerto de la Cruz, con i loro splendidi paesaggi naturali, le loro architetture, l’empatia dei loro abitanti: uno sguardo sul mondo che supera la realtà, trasportandoci nel fantastico mondo dei sogni attraverso gli occhi dell’artista. Un collegamento naturale, quello tra l’Italia e Tenerife, che ha le sue radici nella storia, nella bellezza, nell’ospitalità, nel gusto e nel piacere, e che ha dato vita ad una comunità sempre più diffusa e integrata. Riferimenti ben presenti nelle opere di Atzeni: la calma del Mar Mediterraneo, ma anche l’impetuosità dell’Oceano; la lava dell’Etna e quella del Teide, l’asprezza della terra di Sardegna, dove egli è nato, e la generosità di quella delle Canarie; il fascino delle isole e delle donne che le abitano; e l’omaggio ai grandi architetti e designer italiani, come Ettore Sottsass e Alessandro Mendini e a quelli delle isole Canarie, come Cesar Manrique, a cui dedica con profonda ammirazione alcune delle opere esposte.

Giampaolo Atzeni ha abbandonato l’astrattismo negli anni ‘90 per addentrarsi e approfondire nell’ironia, la satira, il simbolismo, l’architettura, le isole, la banana, il viaggio, l’Orient Express, l’Occidente e l’Oriente, il mare, la fauna, le tette di Sant’Agata (dolce siciliano), l’eros, le donne, le parti di un tutto, la geografia e l’orografia, la pubblicità e la moda, la fotografia, in oggetti estrapolati dal contesto e dalla prospettiva e che quindi sembrano nuovi frammenti di questa società moderna, della cultura moderna. Sono quindi spazi fantastici, surreali, apparentemente incongrui, perché le pratiche concettuali che utilizza li rendono più difficili da comprendere. E questo è logico in un artista che coltiva il concetto di Pop art piuttosto che enfatizzare l’arte in sé, ma anche gli atteggiamenti che portano ad essa. Il suo lavoro è intellettuale e complesso, ma allo stesso tempo immediato e popolare: un invito per chiunque guardi le sue opere a “staccare la spina” per viaggiare e sognare insieme.

Instituto de Estudios Hispánicos de Canarias (IEHC)

Calle Quintana,18 – Puerto de la Cruz (Santa Cruz de Tenerife)

CONTATTI:

Ufficio Stampa: Dra Gabriella Bechi, Giornalista e Social Media Manager

Tel: +34675100876 – mail:gabriellabechi@gmail.com