ELENCO DELLE TIPOLOGIE
1. Cittadinanza italiana per discendenza
2. Cittadinanza italiana per matrimonio o per unione civile
3. Cittadinanza italiana per naturalizzazione
4. Perdita/Riacquisto cittadinanza italiana
5. Adozioni
6. Riconoscimento di paternità o maternità
7. Tariffe per il trattamento delle domande di cittadinanza
1. Cittadinanza italiana per DISCENDENZA
Solo per maggiori di 18 anni.
Possono presentare la domanda al Vice Consolato di Arona soltanto coloro che hanno la residenza legale alle Canarie.
Le domande di cittadinanza per discendenza si presentano esclusivamente previo appuntamento tramite il portale Prenot@mi
Non è previsto alcun tipo di pagamento per ottenere un appuntamento con il Prenot@mi.
E’ cittadino italiano il figlio di genitori (padre o madre) cittadini italiani.
La cittadinanza si trasmette da padre in figlio senza limiti di generazione, con la condizione che nessuno degli avi abbia mai rinunciato alla cittadinanza.
La trasmissione della cittadinanza per linea materna è possibile solo per i figli nati dopo il 1º gennaio 1948.
Se la madre italiana ha però acquisito, anche automaticamente, un’altra cittadinanza per effetto di matrimonio con cittadino straniero prima del 1948, ha automaticamente perso la cittadinanza italiana e la capacità di trasmetterla ai discendenti. Tali donne, già dal 1975, possono riacquistare la cittadinanza italiana attraverso una dichiarazione formale di riacquisto presso l’ufficio consolare competente (ex art. 219 L 151/1975, richiamata dall’art.17, c. 2 L. 91/1992).
Acquista altresì la cittadinanza italiana il figlio minore convivente con il genitore alla data in cui quest’ultimo acquista o riacquista la cittadinanza italiana.
I nati all’estero possono avere la doppia cittadinanza, del paese estero e italiana.
A partire dal 16 agosto 1992 i cittadini italiani che acquistano una cittadinanza straniera non perdono la cittadinanza italiana a meno che non vi rinuncino espressamente, salvo quanto previsto da convenzioni internazionali. Prima di tale data, la perdita era automatica. In questo caso è possibile riacquistarla dopo almeno un anno di residenza legale in Italia.
Documenti da presentare in originale
a) istanza dell’interessato > scaricare qui il modulo PDF ITA/ESP
b) prova di residenza nella circoscrizione consolare delle Canarie (NIE o DNI)
c) documentazione dell’avo nato in Italia:
- atto di nascita rilasciato dal Comune italiano in originale e contenente le indicazioni di paternità e maternità
- atto di matrimonio
- atto di morte (se deceduto, oppure copia di un documento di riconoscimento se vivente)
- certificato di non naturalizzazione rilasciato dalle autorità dei Paese in cui ha risieduto (con 6 mesi di validità dal momento dell’emissione) riportante tutte le varianti del nome e del cognome come risultanti dai vari atti di stato civile
- nel caso in cui l’avo si fosse naturalizzato, è necessario presentare l’atto di naturalizzazione (o Gazzetta Ufficiale dello stato) allo scopo di verificare la data esatta di acquisizione della cittadinanza straniera; la naturalizzazione dell’avo italiano potrebbe comportare la perdita del diritto al riconoscimento della cittadinanza italiana da parte dei discendentiLa documentazione deve essere presentata per intero a partire dal capostipite (ascendente nato in Italia) ed anche se esiste un riconoscimento di cittadinanza di un altro familiare, effettuato presso un altro Consolato o presso un Comune italiano
d) documentazione di ognuno dei discendenti dell’avo in linea retta:
- atto di nascita
- atto di matrimonio
- atto di morte (se deceduto)
e) documentazione del richiedente la cittadinanza:
- atto di nascita proprio e degli eventuali figli minorenni
- eventuale atto di matrimonio e/o divorzio
- copia del passaporto
- documento di residenza spagnolo (NIE o DNI) e certificato di “empadronamiento” alle Canarie
Requisiti dei documenti da presentare
Tutti i documenti dovranno essere:
- legalizzati dalla Rappresentanza diplomatico/consolare italiana del Paese di emissione o riportare “L’Apostille” apposta dall’Autoritá straniera competente nei Paesi aderenti alla Convenzione dell’Aja del 5.10.1961
- tradotti in italiano da un traduttore ufficiale (consulti le informazioni sulle traduzioni a questo link)
Per il trattamento della domanda di riconoscimento della cittadinanza italiana di persona maggiorenne, e’ previsto il pagamento di una tariffa pari a Euro 600,00 (art. 1, commi 639-641, della legge di bilancio 2025).
Il contributo è dovuto per la trattazione della pratica di ricostruzione, va riscosso al momento della presentazione della domanda ed é indipendente dall’esito dell’accertamento: non si provvederà quindi alla restituzione in caso di rigetto dell’istanza. Il pagamento va effettuato con le modalita’ che saranno comunicate al momento dell’appuntamento.
Sono tenuti al pagamento della tassa tutti i soggetti maggiori di anni 18 che chiedano per sé il riconoscimento della cittadinanza italiana per discendenza (iure sanguinis) e nei casi residuali di domanda di riconoscimento dell’acquisto automatico della cittadinanza da parte della donna straniera maritata a cittadino italiano prima del 27/04/1983 (art.10, legge 13.6.1912 n.555), la quale non sia mai stata titolare di documenti italiani né iscritta a un’anagrafe italiana.
***
2. Cittadinanza italiana per MATRIMONIO o per UNIONE CIVILE
Cenni normativi
In conformità alla normativa in vigore, che richiede la conoscenza della lingua italiana, le informazioni relative alla cittadinanza per matrimonio vengono fornite in italiano.
Coloro che richiedono la cittadinanza italiana per matrimonio o unione civile devono essere a conoscenza dei doveri nei confronti della Repubblica Italiana, primi fra tutti l’adesione ai valori nazionali e l’irreprensibilità della condotta.
L’acquisto della cittadinanza italiana da parte del coniuge straniero o apolide che abbia contratto matrimonio con cittadino italiano a partire dal 27 aprile 1983 è attualmente regolato dalla Legge 5 febbraio 1992 n. 91 (artt. 5, 6, 7 e 8) e successive modifiche.
Le richieste di cittadinanza italiana possono essere presentate anche da parte del cittadino o della cittadina stranieri che hanno costituito un’unione civile con cittadino/a italiano/a trascritta nei registri dello stato civile del Comune italiano (D. Lgs. 5, 6 e 7/ 2017).
Il coniuge/parte dell’unione civile straniero può acquistare la cittadinanza italiana su domanda, in presenza dei requisiti stabiliti dalla normativa vigente, come spiegato nelle sezioni successive.
Riferimenti normativi:
Legge N.123 del 21 aprile 1983Legge N. 91 del 5 febbraio 1992Decreti legislativi N. 5, 6 e 7 del 19 gennaio 2017Decreto Legge N. 113 del 4 ottobre 2018 (decreto sicurezza), convertito dalla Legge N.132 del 1 dicembre 2018Decreto Legge N. 130 del 21 ottobre 2020, convertito dalla Legge N. 173 del 18 dicembre 2020
Requisiti per la richiesta della cittadinanza
• Residenza nella circoscrizione consolare: a) il richiedente dovrà indirizzare la domanda alla Rappresentanza diplomatico-consolare competente per la sua residenza; b) il coniuge/parte dell’unione civile di nazionalità italiana deve essere residente e regolarmente iscritto all’anagrafe degli italiani residenti all’estero (A.I.R.E.) della circoscrizione consolare di competenza e convivente allo stesso indirizzo del richiedente la cittadinanza; in caso contrario, dovrà fornire documentazione comprovante la motivazione (es. lavoro, scolarità dei figli, cure mediche o altro), che determina o ha determinato la necessità di domicilio disgiunto
• Termini di presentazione: la domanda può essere presentata tre anni dopo il matrimonio/unione civile se il coniuge è cittadino italiano iure sanguinis; in caso di naturalizzazione avvenuta dopo il matrimonio, i tre anni decorrono dalla data della naturalizzazione del coniuge. I tre anni vengono ridotti a un anno e mezzo in presenza di figli minori nati o adottati dai coniugi
• Trascrizione del matrimonio/unione civile: se avvenuti all’estero, devono essere stati trascritti presso il Comune in Italia
• Validità del matrimonio/unione civile e stabilità del vincolo di coniugio/unione civile fino all’adozione del provvedimento di concessione della cittadinanza: al fine del conferimento della cittadinanza italiana, alla data di adozione del decreto non devono essere intervenuti lo scioglimento, l’annullamento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio/unione civile (separazione personale, divorzio, scioglimento dell’unione civile)
• Assenza di sentenze di condanna da parte delle Autorità giudiziarie italiane per reati per i quali sia prevista una pena superiore a tre anni di reclusione
• Assenza di sentenze di condanna da parte delle Autorità giudiziarie straniere ad una pena superiore ad un anno per reati non politici;
• Assenza di condanne per delitti contro la personalità dello Stato
• Assenza di motivi ostativi per la sicurezza della Repubblica
• Conoscenza della lingua italiana non inferiore a livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento (QCER)
• Pagamento delle tasse e percezioni indicate nella sezione documenti e costi
Documenti necessari per la richiesta di cittadinanza
1. Estratto dell’atto di nascita o equivalente: in originale, rilasciato possibilmente da non oltre sei mesi dal Paese in cui si è nati, completo di tutte le generalità (incluse paternità e maternità), debitamente legalizzato/apostillato e tradotto in lingua italiana.
La traduzione, a meno che non sia apostillata o legalizzata da altre autoritá italiane, deve essere fatta da un traduttore giurato con firma depositata presso il nostro Vice Consolato e la firma del traduttore deve essere legalizzata dal nostro ufficio consolare (vedi lista dei traduttori e servizio di legalizzazione della firma del traduttore nella sezione “Traduzioni – Legalizzazioni – Autentiche” del nostro sito). La traduzione deve essere diretta, ovvero dalla lingua straniera all’italiano.
IMPORTANTE: in caso di cambi nome e cognome sia volontari che a seguito del matrimonio, l’atto deve di nascita deve riportare l’annotazione del cambio.
2. Certificato Penale del Paese di origine e degli eventuali Paesi terzi di residenza (a partire dai 14 anni d’età) – tranne l’Italia – e dei Paesi di cui si possiede la cittadinanza, in originale, rilasciato da non oltre sei mesi prima della presentazione della domanda, debitamente legalizzato/apostillato e tradotto in lingua italiana.
Il richiedente è esonerato dal presentare il certificato penale del Paese di origine solo se lo ha lasciato prima del compimento dei 14 anni e non ne ha conservato la cittadinanza.
La traduzione, a meno che non sia apostillata o legalizzata da altre autoritá italiane, deve essere fatta da un traduttore giurato con firma depositata presso il nostro Vice Consolato e la firma del traduttore deve essere legalizzata dal nostro ufficio consolare (vedi lista dei traduttori e servizio di legalizzazione della firma del traduttore nella sezione “Traduzioni – Legalizzazioni – Autentiche” del nostro sito). La traduzione deve essere diretta, ovvero dalla lingua straniera all’italiano.
3. Ricevuta del versamento del contributo di euro 250,00 a favore del Ministero dell’Interno, con le modalità indicate nella sezione “Costi” .
4. Documento di identità: fotocopia del passaporto in corso di validità (pagine con i dati personali, fotografia, date di rilascio e scadenza) oppure carta di identità.
5. Copia dell’atto integrale di matrimonio, da richiedere al competente Comune italiano in cui l’atto risulta trascritto, rilasciato da non oltre sei mesi prima dell’istanza. Questo documento può essere inserito al momento della presentazione della domanda alla voce “documento generico” e andrà presentato al momento della convocazione presso gli Uffici Consolari.
NOTA BENE: Qualora il richiedente sia un cittadino UE, potrà avvalersi dell’autocertificazione al posto dell’atto di matrimonio, stato di famiglia e certificato di cittadinanza del coniuge/parte dell’unione civile (DPR 445/2000)
6. Certificato di conoscenza della lingua italiana non inferiore al livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento (QCER) o titolo di studio rilasciato da un istituto di istruzione pubblico o paritario riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale.
Gli enti certificatori CLIQ (Certificazione Lingua Italiana di Qualità) – eventualmente in regime di collaborazione con i locali istituti italiani di cultura – sono esclusivamente l’Università per stranieri di Siena, l’Università per stranieri di Perugia, l’Università Roma Tre e la Società Dante Alighieri.
Non sono tenuti alla presentazione del titolo di conoscenza della lingua italiana:
Gli stranieri (anche se residenti all’estero) che abbiano sottoscritto l’accordo di integrazione di cui all’art. 4 bis del d.lgs. n. 286/1998 Testo Unico ImmigrazioneI titolari di permesso di soggiorno UE (o CE) per soggiornanti di lungo periodo di cui all’articolo 9 del medesimo testo unico
Procedura
FASE 1 – REGISTRAZIONE
Il richiedente dovrà effettuare la registrazione sul portale del Ministero dell’Interno.
Si precisa che l’indirizzo email dichiarato sul portale in fase di inoltro della domanda on line costituisce domicilio eletto (art. 47 c.c.), si rende pertanto necessaria una frequente consultazione della propria email in quanto tutte le comunicazioni relative alla domanda di cittadinanza, ivi comprese richieste di integrazione documentale, convocazioni, notifiche di provvedimenti, ecc. avverranno unicamente tramite canale informatico.
FASE 2 – INSERIMENTO ISTANZA (Modello AE)
Una volta registrato, il richiedente potrà procedere alla compilazione della domanda “online” e all’inserimento di tutti i documenti richiesti sull’apposito portale del Ministero dell’Interno.
Qualsiasi domanda di carattere tecnico o di contenuto relativa all’istanza online dovrà essere risolta rivolgendosi direttamente al Ministero dell’Interno che ha predisposto un servizio di assistenza con FAQ e HelpDesk dedicati.
Attenzione: NOTE PER LA COMPILAZIONE DELLA DOMANDA ONLINE
• nel modulo di registrazione vanno inseriti data e luogo di nascita così come indicati nell’atto di nascita.
• Vanno riportate le generalità indicate in atti e documenti formati all’estero dalle competenti autorità straniere. In caso di discordanze, fornire documentazione giustificativa.
• Il nome indicato nella domanda, ovvero quello dell’atto di nascita, sará il nome con cui poi verrá emesso il documento italiano una volta effettuato il giuramento. Il nome del richiedente deve comprendere anche il patronimico, ove presente. Il cognome da usare è quello risultante dall’atto di nascita, salvo che siano intervenuti cambiamenti successivi. Se così è, si dovrà usare il nuovo cognome, cioè il cognome acquisito a seguito di matrimonio o di sentenza. Il cognome usato nel compilare la domanda dovrà a sua volta coincidere con quello presente nel certificato (o estratto) dell’atto di matrimonio, nel certificato penale e negli altri documenti. Attenzione: se nel certificato o nell’estratto dell’atto di matrimonio italiano la/il richiedente figura col cognome da nubile/celibe, il sistema chiederà di inserire anche il matrimonio straniero o altro documento da cui risulti l’avvenuto cambio di cognome, come sopra descritto. Non sará possibile modificare nome e cognome una volta caricata la domada.
• Specificare nell’istanza l’eventuale presenza di figli minori del/della richiedente, nati da una precedente relazione
FASE 3 – VERIFICA CONSOLARE
L’Ufficio Consolare sarà automaticamente informato della presentazione della domanda e procederà alle necessarie verifiche.
Il richiedente riceverà quindi, in modalità telematica tramite il portale del Ministero dell’Interno, una comunicazione relativa all’accettazione o al motivo dell’inammissibilità.
In caso di accettazione della domanda, il richiedente sarà convocato, per via telematica, presso la Rappresentanza diplomatico-consolare per l’autentica della firma apposta sulla domanda di cittadinanza (costo art. 24 solo per i cittadini non comunitari), autentica copia passaporto (costo art. 71), per la consegna di tutta la documentazione cartacea in originale, ivi compresa quella già trasmessa per via telematica tramite il Portale, per la verifica dell’avvenuto pagamento delle tasse previste.
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Tutta la documentazione di cui sopra sarà conservata in originale dalla Rappresentanza diplomatico-consolare, ad eccezione del passaporto e del certificato linguistico, per i quali verrà effettuata una copia conforme con relativi pagamenti.
FASE 4 – VALUTAZIONE e TERMINI DEL PROCEDIMENTO
La valutazione della domanda e la definizione del procedimento sono di esclusiva competenza del Ministero dell’Interno: 24 mesi dalla data di presentazione della domanda – prorogabili fino al massimo di 36 mesi – per le istanze di cittadinanza presentate a partire dal 20 dicembre 2020 (data di entrata in vigore della L. 18 dicembre 2020 n. 173). Qualora al termine della valutazione della pratica il procedimento si concluda positivamente, il Ministero dell’Interno invierà il Decreto di conferimento di cittadinanza italiana alla Rappresentanza diplomatico-consolare competente per residenza dell’interessato/a.
FASE 5 – DECRETO, NOTIFICA E GIURAMENTO
Il Decreto di conferimento della cittadinanza italiana verrà notificato – tramite portale – con comunicazione indirizzata all’email indicata dal richiedente in fase di registrazione. All’atto della notifica verranno altresì richiesti documenti – previsti dalla normativa nazionale – volti a verificare la permanenza del vincolo coniugale. Tali documenti devono avere data successiva all’adozione del decreto:
– atto integrale di matrimonio rilasciato dal competente Comune italiano
– certificato penale del Paese di attuale residenza, debitamente legalizzato e tradotto (vedi sezione documenti)
Alla data di adozione del decreto, quindi, non deve essere intervenuto lo scioglimento, l’annullamento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio o dell’unione civile né la separazione personale (sentenza di separazione).
Entro e non oltre sei mesi dalla notifica, l’interessato verrà convocato presso gli uffici consolari, per prestare giuramento di fedeltà alla Repubblica e alle sue leggi.
È previsto il pagamento della marca da bollo sul decreto.
L’atto integrale di matrimonio va richiesto al Comune italiano nei cui registri l’atto risulta trascritto; il certificato penale si richiede alle Autorità competenti nel paese di residenza e dovrà essere in regola con le disposizioni in materia di legalizzazione/apostille e traduzione, come spiegato nella sezione “documenti”.
La persona interessata presterà giuramento di fedeltà alla Repubblica italiana pronunciando le parole:
“GIURO DI ESSERE FEDELE ALLA REPUBBLICA E DI OSSERVARE LA COSTITUZIONE E LE LEGGI DELLO STATO”
Gli effetti del giuramento, ovvero l’acquisto della cittadinanza italiana, saranno efficaci a partire dal giorno successivo a quello del giuramento.
Il certificato di nascita originale sarà inviato per la trascrizione al Comune italiano di riferimento insieme alla richiesta di iscrizione all’AIRE e al verbale dell’avvenuto giuramento.
Semplificazione amministrativa e costi
Se il richiedente è un cittadino di un paese UE potrà avvalersi dell’autocertificazione per il possesso della cittadinanza italiana del coniuge/parte dell’unione civile, per il vincolo di coniugio/unione civile con cittadino/a italiano/a e la composizione del nucleo familiare.
Le informazioni, i dati e i documenti già in possesso della Pubblica Amministrazione sono acquisite d’ufficio, previa indicazione da parte dell’interessato degli elementi indispensabili per il reperimento delle informazioni richieste (DPR 445/2000).
Costo iniziale (Fase 2):
Contributo di euro 250,00 a favore del Ministero dell’Interno, da effettuare esclusivamente sul conto corrente indicato dal Ministero dell’Interno (ricevuta da inserire nella domanda online)
“Ministero dell’Interno D.L.C.I Cittadinanza”
Nome della Banca: Poste Italiane S.p.A.
Codice IBAN: IT54D0760103200000000809020
Causale del versamento: Richiesta cittadinanza per matrimonio ex art. 5 L. 91/1992 e nome e cognome del richiedente
Codice BIC/SWIFT di Poste Italiane: BPPIITRRXXX (per bonifici esteri);
Codice BIC/SWIFT: PIBPITRA (per operazioni del circuito EUROGIRO)
Costi successivi (Fase 3):
Autentica di firma sull’istanza: art. 24 (solo cittadini non comunitari); Legalizzazione firma del traduttore: art. 69; Copia conforme del documento di identità in corso di validità: art 71. (Laddove il documento non sia in caratteri latini occorre anche la traduzione); Copia conforme della certificazione linguistica: art. 71; Conformità’ della traduzione di atti di stato civile e certificati penali: art 72; art. 8 da applicare al verbale di giuramento.
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Contatti e link utili
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INVIA LA TUA DOMANDA AL MINISTERO DELL’INTERNO
SITO DEL MINISTERO DEGLI ESTERI
3. Cittadinanza per NATURALIZZAZIONE a seguito di residenza in Italia
È possibile ottenere la naturalizzazione dopo un periodo di legale residenza in Italia. Per informazioni più dettagliate su quest’argomento si rimanda al sito del Ministero dell’Interno italiano .
4. Perdita e riacquisto della cittadinanza
Perdita della cittadinanza
Il cittadino italiano può perdere la cittadinanza automaticamente ovvero per rinuncia formale.
Perde la cittadinaza automaticamente:
- il cittadino italiano che si arruoli volontariamente nell’esercito di uno Stato straniero o accetti un incarico pubblico presso uno Stato estero nonostante gli venga espressamente vietato dal Governo italiano
- il cittadino italiano che, durante lo stato di guerra con uno Stato estero, abbia prestato servizio militare o svolto un incarico pubblico o abbia acquistato la cittadinanza di quello Stato
- l’adottato in caso di revoca dell’adozione per fatto a lui imputabile, a condizione che detenga o acquisti un’altra cittadinanza
Perde la cittadinanza a condizione che vi rinunci formalmente:
- l’adottato maggiorenne, a seguito di revoca dell’adozione per fatto imputabile all’adottante, sempre che detenga o riacquisti un’altra cittadinanza
- il cittadino italiano, qualora risieda o stabilisca la propria residenza all’estero e se possiede, acquista o riacquista un’altra cittadinanza
- il maggiorenne che ha conseguito la cittadinanza italiana da minorenne a seguito di acquisto o riacquisto della cittadinanza da parte di uno dei genitori, a condizione che detenga un’altra cittadinanza
La dichiarazione di rinuncia alla cittadinanza è resa davanti all’ufficiale di stato civile del Comune dove il dichiarante risiede ovvero, in caso di residenza all’estero, all’autorità diplomatico-consolare competente. Essa deve essere corredata della seguente documentazione:
- atto di nascita rilasciato dal comune presso il quale detto atto risulta iscritto o trascritto
- certificato di cittadinanza italiana
- documentazione relativa al possesso della cittadinanza straniera
- documentazione relativa alla residenza all’estero, ove richiesta
Il minorenne NON perde la cittadinanza italiana se uno o entrambi i genitori la perdono o riacquistano una cittadinanza straniera.
Le donne sposate con cittadini stranieri dopo il 1° gennaio 1948 che abbiano automaticamente acquistato una cittadinanza straniera NON hanno perso la cittadinanza italiana. Al fine di consentire le necessarie annotazioni a margine degli atti di stato civile, è necessario che le donne interessate (o i loro discendenti) manifestino alle competenti autorità (comuni o uffici consolari) la volontà di mantenerla.
Dal 1° gennaio 1948 la donna non perde la cittadinanza italiana neanche in caso di acquisto di una cittadinanza straniera per naturalizzazione da parte del marito nato italiano.
Riacquisto della cittadinanza
Il cittadino italiano che ha perso la cittadinanza può riacquistarla con le modalità di seguito indicate (art. 13, L. 91/1992):
Le donne sposate con stranieri prima del 1° gennaio 1948: possono riacquistare la cittadinanza italiana, anche se residenti all’estero, con una dichiarazione. La dichiarazione consolare di riacquisto della cittadinanza è resa davanti all’ufficiale di stato civile del Comune dove il dichiarante risiede ovvero, in caso di residenza all’estero, all’Autorità diplomatico-consolare competente. Essa deve essere corredata della seguente documentazione:
a) atto di nascita rilasciato dal Comune presso il quale detto atto risulta iscritto o trascritto;
b) documentazione da cui risulti il trascorso possesso della cittadinanza italiana;
c) documentazione relativa al possesso della cittadinanza straniera, ovvero allo status di apolidia;
d) certificato di situazione di famiglia o documentazione equipollente.
Modelli riacquisto cittadinanza
Il minore straniero, se adottato da un cittadino italiano, acquisisce la cittadinanza sia per adozione mediante provvedimento dell’Autorità Giudiziaria italiana, sia nel caso in cui l’adozione venga pronunciata all’estero e resa efficace in Italia con ordine (emanato dal Tribunale per i minorenni) di trascrizione nei Registri dello Stato Civile.
Se l’adottato è maggiorenne, può acquistare la cittadinanza italiana per naturalizzazione, decorso un periodo di residenza legale in Italia di 5 anni successivamente all’adozione.
In ogni caso un minorenne non può mai perdere la cittadinanza italiana, nemmeno se uno dei genitori la perde oppure se riacquista una cittadinanza straniera.
6. Riconoscimento di paternità o maternità
Il figlio straniero minorenne di un cittadino italiano puó acquisire la cittadinanza italiana in seguito al riconoscimento di paternità o maternità.
Nel caso in cui il figlio riconosciuto sia maggiorenne, è necessaria la elezione di cittadinanza da parte di quest’ultimo entro un anno dal riconoscimento stesso.
Per maggior approfondimento, si consigliano i richiedenti, in special modo i provenienti dall’area latino-americana di verificare anche i siti delle Rappresentanze Diplomatiche italiane in quei Paesi.
7. Tariffe per il trattamento delle domande di cittadinanza
Cittadinanza per discendenza Euro 600,00 – si versa sul conto dell’Ufficio Consolare
Cittadinanza per matrimonio Euro 250,00 (*) – si versa direttamente sul conto del Ministero dell’Interno
(*) oppure altri tipi di riconoscimento, scelta, rinuncia, ecc.